Cosa serve per misurare l'inquinamento ambientale?
- Fonometro. Per la misura dell'impatto acustico in ambienti interni ed esterni.
- Misuratore EMF. Atto a monitorare l'intensità dei campi elettromagnetici.
- Contatore di particelle. Un misuratore di concentrazione delle polvere sottili.
- Centralina microclima. Per il calcolo degli indici di comfort microclimatico.
- Strumento per analisi ottiche. Per rilevare delle radiazioni ottiche artificiali.
- IAQ "Indoor Air Quality". Dedicato al monitoraggio della qualità dell'aria in ambienti pubblici o privati.
Comfort microclima, come misurarlo?
La centralina microclima è la soluzione, una particolare apparecchiatura progettata per la misurazione dei parametri di riferimento per la valutazione del confort microclimatico attraverso una combinazione di più sonde di misura che permettono di calcolarne gli indici di valutazione, PPD (Percentuale di insoddisfatti), PMV (Punto medio previsto) e WBGT (Wet Bulb Globe Temperature) secondo le specifiche richieste dalla normativa ISO 7730, ISO 7243 e successive.
Come difendersi dai campi elettromagnetici
Uno dei fattori di maggior importanza nell’analisi dell’inquinamento ambientale è senza dubbio il fattore legato ai campi elettromagnetici. Ciò considerata l’enorme evoluzione a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, Wifi, telefonia mobile, digitale terrestre e non per ultimo tutto l’indotto “IOT” racchiuso nella tecnologia 5G che hanno creato un indotto gigantesco di antenne e trasmissioni radio destinate sicuramente ad incrementare anno dopo anno. Si tratta di un inquinamento invisibile e l’unico metodo per poterne rilevare la concentrazione è l’utilizzo di speciali rilevatori EMF in grado di misurare l’entità dei campi elettromagnetici attraverso dei sensori di misura specifici per rilevazioni di onde a bassa e alta frequenza.
La soluzione per misurare le polveri sottili
Un argomento che sentiamo spesso, il famoso particolato che troviamo presente nell’aria che respiriamo con le conseguenze che tutti conosciamo. Controllare la qualità dell'aria negli ambienti in cui viviamo e lavoriamo è essenziale e la misurazione di questo parametro avviene per mezzo di particolari strumenti in grado di fornirci con precisione e affidabilità il livello di concentrazione delle polveri sottili suddiviso nelle differenti grandezze di misura tra cui le più comuni PM2.5 e PM10. Tale verifica è regolamentata da differenti normative, tra cui il D. Lgs. 250/2012 con direttiva del Parlamento Europeo 2008/50/CE che fissa i limiti di concentrazione.